Lo sconto in fattura con la cessione del credito non è uno sconto commerciale nella fattura pertanto, NON bisogna applicare sconti o abbuoni all'imponibile o al risultato finale della fattura che poi va trasmessa in formato XML alla piattaforma di interscambio dei dati (SDI).

Per evitare problemi, nel caso di "sconto in fattura con cessione del credito" la fattura dovrebbe essere "normale", con l'aggiunta della frase:

Sconto praticato ai sensi dell’articolo 121 del DL 34/2020 convertito in legge 77/2020 pari al xx% per un ammontare di xx€.

L'impresa ha diritto al credito proprio perchè il cliente NON paga totalmente la fattura emessa e solo una volta ceduto all'installatore andrà di fatto a completare il pagamento... ma la fattura emessa deve esprimere i valori reali sui quali pagheranno le future imposte.

Se invece un'impresa scontasse davvero la fattura e poi dichiarasse anche la frase sopracitata potrebbe trovare un cliente che rivendica due sconti e comunque all'Agenzia dell'Entrate (AE) e nel bilancio potrebbero non tornare i conti.

La fatturazione elettronica complica ulteriormente poichè ad oggi non vi è nessuna indicazione ufficiale circa la compilazione del famigerato tracciato XML nel caso di sconto per cessione.

Esiste una faq di assosoftware che suggerisce (non impone) di compilare il campo 2.1.1.8.3. ma in realtà abbiamo verificato che i tanti software che circolano hanno approcci diversi e si dovrebbe ogni volta controllare il risultato direttamente sulla SDI: di fronte a qualcosa che assomiglia ad una supercazzola prematurata di Tognazzi abbiamo sempre sostenuto di fare le fatture nel modo più semplice possibile.

Per essere terra terra (ci perdoneranno i fiscalisti) lo sconto in fattura con la cessione del credito dovrebbe in realtà chiamarsi "cessione del credito per mancato pagamento".

Fonte: Xenex.biz